Collettori a circolazione forzata e naturale

I collettori solari sono, semplicemente, i tradizionali pannelli solari termici che convertono le radiazioni solari in energia termica per la produzione di acqua calda e per il riscaldamento. In altre parole il collettore solare raccoglie calore e luce trasformandoli in altre forme di energia. Questi dispositivi sono molto utilizzati per abitazioni civili e per strutture nel settore commerciale e alberghiero. Vediamo come funzionano e se fanno la differenza nella spesa mensile di ogni famiglia.

Collettori a circolazione forzata e naturale

I collettori solari possono essere suddivisi in due categorie:
a circolazione naturale e a circolazione forzata. Ma qual’è la differenza fondamentale tra i due? La circolazione naturale sfrutta lo spostamento naturale dell’acqua calda verso l’alto, la circolazione forzata, invece, sposta il liquido tramite una pompa elettrica. Vediamo nello specifico entrambe le soluzioni per conoscere meglio la loro funzione e i vantaggi.

Pannelli solari a circolazione naturale

I pannelli solari o collettori a circolazione naturale utilizzano per il loro funzionamento leggi fisiche naturali. In questo sistema non ci sono circuiti elettrici che alimentano la pompa dell’acqua. Basta tenere il serbatoio dell’acqua calda nella parte superiore del collettore, si crea, pertanto, una specie di circolo continuo di liquido nelle tubature nel senso che il liquido del serbatoio raffreddandosi tornerà verso il pannello, che lo scalderà e lo farà risalire su verso il serbatoio. Questo genere di pannelli sono molto economici in quanto richiedono poca manutenzione, e nello stesso tempo sono meno efficienti perchè disperdono il calore facilmente. Sostanzialmente in questi impianti è sufficiente monitorare il livello del liquido in circolazione controllando che non ci siano perdite. Inoltre, per evitare i danni causati dalle ghiacciate invernale è bene utilizzare un liquido anticongelante.

Pannelli solari a circolazione forzata

Iniziamo subito col dire che i pannelli o collettori solari a circolazione forzata utilizzano una pompa elettrica collegata ad una centralina per far circolare l’aria scaldata dal sole. Questo impianto è più complicato in quanto ha i pannelli solari collegati alla serpentina presente nel serbatoio. Il fluido caldo passando attraverso la serpentina riscalda l’acqua presente nel serbatoio. Questa tipologia di dispositivo può essere installato in qualsiasi punto dell’abitazione che sia esposto al sole. Pertanto questa è la prima scelta per chi non ha i serbatoi di accumulo vicino ai collettori e sono utilizzati per il riscaldamento. Tra i diversi vantaggi sono facilmente adattabili a qualsiasi condizione climatica, sono più prestanti e più veloci. Con questi impianti l’abbattimento dei consumi è del 70%, i pannelli a circolazione forzata sono consigliati per le zone di montagna dove le temperature sono molto elevate.

Parliamo di costi

Il prezzo di un impianto a circolazione naturale per la produzione di acqua sanitaria e per il riscaldamento comprensivo di pannelli vetrati ed accumulo, si aggira intorno ai 400/800 € al mq, se invece avete scelto di installare un dispositivo a circolazione forzata sappiate che il costo aumenta e si aggira intorno agli 800/1500 al mq. iva esclusa. Sia nell’uno che nell’altro caso l’impianto sarà adeguato in base alla grandezza della casa, all’isolamento termico e al numero di persone che vi abitano.

Qual’è la differenza sostanziale tra pannelli solari e collettori solari

La scelta tra i due dipende da cosa si vuole risparmiare e da altro. Un’impianto solare con collettori apporta un risparmio energetico nella produzione di acqua calda sanitaria, mentre un impianto con pannelli solari ha il vantaggio che con l’energia prodotta aumenta la sua efficienza e quindi non riscalda soltanto l’acqua ma fa ben altro. Adesso vedremo cosa. In questo caso parliamo di differenza di posizionamento che è quella fondamentale.
-Rispetto ai collettori i pannelli occupano 4 volte più spazio.
-I collettori sono più pesanti dei pannelli.
-Dato che i pannelli sono collegati in serie, l’ombra non ostacola il rendimento in quanto i raggi sono diffusi uniformemente, cosa impossibile se parliamo di collettori.
-Il rendimento dei pannelli rispetto ai collettori dipende dall’inclinazione del tetto e in entrambi i casi la pendenza ideale sarebbe del 35%.
-Infine, un impianto con pannelli solari è molto sottile e, pertanto, facile da integrare in un abitazione quindi risultano più facili da installare. Mentre i collettori sono impianti più pesanti e in certi casi l’applicazione di un accumulo per collettori potrebbe richiedere opere murarie.

Vi abbiamo voluto indicare alcune piccole differenze per valutare voi stessi di cosa avete veramente bisogno per la vostra casa e quanto volete risparmiare. Se desiderate il nostro aiuto nella scelta siamo a disposizione per info e sopralluoghi. Contattateci>>>>>

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